Dopo un periodo d’insuccessi per le serie televisive supereroistiche (Smallville escluso), Arrow ha centrato il bersaglio con la stessa precisione del suo infallibile protagonista, Freccia Verde, il famoso arciere della DC Comics. Pur affidandosi a volti bellocci e poco espressivi, al centro di situazioni e conflitti a tratti un po’ stereotipati, la prima stagione ha saputo costruire un universo narrativo piuttosto coerente, legato a un’idea di (parziale) realismo che nasce direttamente dalla trilogia del Cavaliere Oscuro firmata Christopher Nolan: l’alone supereroistico rimane ancorato alla sfera dell’umano, con poche concessioni pittoresche – anche la rappresentazione di nemici come Deadshot o China White non eccede nel bizzarro – e qualche apertura verso gadget e armi high-tech, ma sempre in un clima di relativa verosimiglianza.
L’azione, ben coreografata, sfrutta al meglio la prestanza fisica e le doti acrobatiche di Stephen Amell (meglio sorvolare sulla rigidità dei suoi muscoli facciali), mentre Freccia Verde ci viene proposto come un vigilante duro e spietato, che non si fa problemi a uccidere le sue vittime. In effetti, eccezion fatta per il Punitore, è raro vedere un body count così alto da parte di un personaggio dei fumetti, e le tribolazioni morali di Oliver Quinn si sono rivelate come uno degli elementi più interessanti della stagione: sia la dolce e imbranatissima Felicity Smoak (Emily Bett Rickards) sia l’amico fraterno Tommy Merlyn (Colin Donnell) hanno messo in dubbio i metodi del vigilante, minando le certezze di Oliver non solo in relazione al suo modus operandi ma anche alla natura stessa della sua missione. Inizialmente Freccia Verde si attiene scrupolosamente all’agenda lasciatagli da sua padre (contenente un elenco di nomi di persone che, con le loro azioni criminose, hanno ‘tradito’ Starling City), ma in seguito, stimolato dalle pressioni dei suoi alleati, decide di combattere anche la criminalità ‘comune’, assumendo gradualmente il ruolo di difensore della città, e non solo di vendicatore. Insomma, da angelo della vendetta ad angelo custode.
Dove eravamo rimasti
Al termine della prima stagione, il mondo di Oliver è stato scosso da un tragico sviluppo di eventi: nonostante sia riuscito a sconfiggere, seppure a costo di grandi fatiche, il temibile Arciere Nero (Malcom Merlyn, interpretato da John Barrowman), Freccia Verde non ha potuto evitare la distruzione di una parte dei Glades, il quartiere popolare che Merlyn voleva radere al suolo come forma di ritorsione per la morte di sua moglie, uccisa da alcuni balordi mentre si trovava in quella zona della città. Inoltre, Oliver ha perso l’amico Tommy, morto fra le sue braccia dopo aver salvato la vita di Laurel Lance (Katie Cassidy), la donna amata e contesa da entrambi. Questo evento avrà grandi ripercussioni sul futuro del supereroe incappucciato…
L’eroe di cui Starling City ha bisogno
Ricordate l’ormai famoso discorso ‘sull’eroe di cui Gotham City ha bisogno’, alla fine de Il Cavaliere Oscuro? Uno dei creatori di Arrow, lo sceneggiatore e produttore esecutivo Greg Berlanti, ha citato qualcosa del genere parlando con i giornalisti allo scorso Comic-Con di San Diego: “La seconda stagione è una vera e propria prosecuzione degli eventi che avete visto nel finale dello scorso anno. Considero la prima stagione come una specie di pilot per la seconda. […] Il viaggio di Oliver è la colonna vertebrale dello show. E la nostra speranza è sempre stata quella di introdurre un personaggio molto diverso, pur conservandone alcuni elementi, rispetto a quello che abbiamo conosciuto e amato nei fumetti. È la seconda fase del viaggio. Quest’anno daremo una svolta al protagonista, trasformandolo da vigilante in qualcosa di più speranzoso, ovvero ciò di cui Starling City ha bisogno per risollevarsi. Freccia Verde ha vinto molte battaglie finora, ma i Glades sono comunque saltati in aria per metà, e sono successe cose molto brutte. Quindi credo che lui voglia ridare una speranza alla città, e per questo è necessario un eroe mascherato lievemente diverso da quello che abbiamo visto.”
Assisteremo dunque a un cambiamento nella natura di Oliver, che si avvicinerà a diventare un supereroe di stampo più ‘classico’, presumibilmente meno violento. Ogni personaggio, però, reagirà in maniera diversa: mentre Oliver sarà portato a mettere in discussione i propri metodi, e Laurel affronterà un dolore che causerà tensioni fra lei e Freccia Verde, Diggle (David Ramsey), invece, da soldato qual è, cercherà di attenersi alla missione. Scopriremo nuovi dettagli sul suo passato, compresi i suoi legami con A.R.G.U.S., sorta di S.H.I.E.L.D. dell’universo DC.
Possiamo aspettarci, inoltre, il debutto di molti volti noti del suddetto universo: Black Canary, Brother Blood (Kevin Alejandro), Isabel Rochev (Summer Glau) e altri ancora. Ah, e anche un certo Barry Allen. Proprio lui: Flash.
Faster than light
Come un illusionista che estrae il proverbiale coniglio dal cilindro, The CW ha annunciato che la seconda stagione introdurrà il personaggio di Barry Allen, ovvero l’incarnazione più nota e amata di Flash, primo supereroe della Silver Age fumettistica. Barry esordirà nell’ottavo episodio della stagione, e comparirà anche nel nono e nel ventesimo: sarà uno scienziato forense in visita a Starling City per collaborare con il dipartimento di polizia, e avrà dei contrasti con Oliver. Nel ventesimo episodio cominceremo a entrare nel suo mondo (dobbiamo aspettarci una trasferta a Central City?), e probabilmente lo vedremo con tanto di costume rosso e superpoteri. L’introduzione di questi ultimi costituisce una novità nell’universo narrativo di Arrow, ma gli sceneggiatori Andrew Kreisberg e Geoff Johns hanno precisato che la loro comparsa sarà vista come qualcosa di eccezionale, non come la norma. A prestare il volto al velocista scarlatto sarà il ventitreenne Grant Gustin, già visto in Glee e 90210. Gustin sarà anche il protagonista della per ora ipotetica serie televisiva dedicata a Flash che potrebbe debuttare già nel 2014, sempre che The CW si dimostri soddisfatta del pilot, (scritto dagli stessi Berlanti, Kreisberg e Johns).
C’è molta curiosità anche attorno alla resa visiva dei superpoteri di Flash: Johns e Kreisberg hanno escluso l’impiego del classico effetto sfocato (già visto nella precedente serie su Flash, ma anche in Smallville e nei primi film di Superman), poiché l’intenzione è quella di proporre qualcosa di nuovo, “un’esperienza cinematografica su piccolo schermo”. Staremo a vedere.
La seconda stagione di Arrow esordirà negli Stati Uniti il prossimo 9 ottobre.