Visto il pesante flop commerciale di Baldios – Il Guerriero dello Spazio, l’episodio 32, trasmesso il 25 gennaio 1981, segna la battuta d’arresto definitiva all’opera della Ashi Productions: gli sponsor sono così delusi da decidere di chiudere tutto all’improvviso, senza neppure concedere alla serie un finale anticipato. Le puntate 33 e 34, già realizzate, non vengono trasmesse, e la puntata 32 conclude dunque la storia troncandola brutalmente, con un cliffhanger che lascia in sospeso la guerra fra i terrestri e l’esercito di Aldebaran, la storia d’amore tra Marin e l’acerrima ‘nemica’ Aphrodia e soprattutto l’esito delle spaventose inondazioni che colpiscono la Terra.
Accade però – per fortuna di quella e delle successive generazioni – che i pochi ma irriducibili fan inizino una martellante campagna di ‘sensibilizzazione’ subissando gli autori di telefonate per pretendere il giusto finale. La loro azione è presto seguita dalle riviste specifiche del settore, le uniche che hanno colto la forza dell’opera. Se, sulle prime, la Ashi Productions ritiene che un libro cartonato contenente tutti i segreti della serie e i riassunti delle puntate mai viste sia il massimo che si possa concedere, qualche tempo dopo, convinta dalla mole di lettere di supplica e da una celebrazione a cui partecipano centinaia di fan, recepisce che l’interesse esistente è sufficiente da giustificare la ricerca di sponsor per realizzare un lungometraggio conclusivo. Lo studio trova il suo sostenitore in Toei Animation, e il film animato esce sul finire di quello stesso anno, il 1981.
Baldios – The Movie fornisce finalmente l’agognato finale alle avventurose vicende dei Blue Fixer, e si tratta di un epilogo estremamente drammatico ed evocativo, come ci si attende. Estremizzando al limite massimo i vari moniti contro il nucleare e la guerra, Baldios trova un apice potentissimo che chiude perfettamente il cerchio; amaro e ben poco consolatorio, di una bellezza poetica e nichilista capace di stamparsi indelebilmente nella memoria. Non è possibile andare nel dettaglio, pena rovinare la sorpresa, ma davvero, questo è l’unico anime robotico ‘vecchio stile’ a prevedere un destino spiazzante per la contesa fra terrestri e invasori (senza contare la peculiarità di dare uno spazio quasi inesistente al robottone protagonista e ai classici rituali mecha).
Il ‘problema’ che spesso è rinfacciato al film, però, è il come si sia giunti a questa apoteosi conclusiva: lo si è fatto attraverso un’opera di riassunto lunga un’ora di girato, estrapolato dalla serie tv, limitando a circa 40 sintetici e veloci minuti la parte inedita animata da zero – contenente pure una ingenuità di sceneggiatura (a parere di chi scrive del tutto trascurabile, comunque). La porzione riassuntiva presta il fianco a svariate critiche, in quanto, più che un lavoro di ‘taglia e cuci’, si configura come una rielaborazione vera e propria della fabula originale, capace di modificare a posteriori elementi delle caratterizzazioni dei protagonisti principali (soprattutto Marin e Aphrodia) e di rinnegare alcuni fatti di una certa importanza facendo prendere una svolta diversa all’intreccio.
Si può tranquillamente affermare che l’intero segmento di storia compresa tra gli episodi 18 e 34 viene completamente riscritto. Azzeccata o no che appaia questa scelta, resta il fatto che il Baldios televisivo non può reggersi senza lo splendido finale, e allo stesso modo il lungometraggio non può vivere staccato dalla serie: si compensano a vicenda, e il risultato, pur con rimpianti più o meno forti, nella sua interezza è notevole.
Le troppe critiche alla prima ora del film sono in ogni caso esagerate, visto che quella parte rivisitata può vantare comunque un gran numero di variegate sequenze nuove di zecca, abbastanza da rendere interessante il sunto anche a chi abbia già guardato l’originale. Inoltre queste scene aggiuntive, come la lunga parte finale, sono realizzate attingendo a un budget sensibilmente più corposo rispetto alla versione tv, e ciò si traduce in animazioni più fluide e disegni più particolareggiati, che aumentano la qualità dell’anime senza tradire lo stile originale, anzi ben amalgamandosi con le sequenze di repertorio.
Baldios – The Movie ha insomma il grande merito di donare un finale alla serie tv, ed è un finale indimenticabile che basta da solo a giustificare l’intera opera: un ulteriore motivo per invitare i fan a riscoprire la bellezza di questo anime, ingiustamente sottovalutato. Va segnalata infine la qualità e la fedeltà del doppiaggio e dell’adattamento italiani, a cura di Yamato Video.