Booksalad è una nuova casa editrice, che, per usare un’espressione tratta dal suo sito, “ha il desiderio di essere mezzo, tramite, per i tanti pensieri ancora da ascoltare, per le tante storie ancora da raccontare”, con l’ambizione di attrarre nuovi lettori anche tra chi generalmente non legge. La pagina web è piuttosto semplice e immediata, dal gusto un po’ arcaizzante, dove chiunque potrà trovare informazioni esaustive sulla sua produzione. Quello che salta subito agli occhi è l’importanza della comunicazione visuale: è presente, infatti, sia una sezione ‘video’ che una legata ai ‘booktrailer’, un aspetto piuttosto interessante perché lettura e schermo non sono, come accade frequentemente, in contrapposizione, ma i filmati servono a introdurre la scrittura, la spiegano e la completano, con il fine ultimo di rivolgersi a tutti: la democrazia dell’immagine al servizio dell’elitarismo della letteratura. Siamo qui per parlare di questo e di altro con Livio Sassolini, responsabile di Booksalad.
Stefano Baccolini | Salve Livio, la chiave di lettura del vostro lavoro sembra incentrata sull’integrazione del libro tradizionale con i nuovi media, ce ne puoi parlare?
Livio Sassolini | Siamo amanti del libro, del profumo della carta e della penna che prende appunti a bordo foglio, ma allo stesso tempo cerchiamo di non avere preconcetti. Per questo cerchiamo ogni nuova formula che possa aiutarci a creare o promuovere i nostri libri. Realizziamo e-book e booktrailer e cerchiamo di utilizzare al meglio i social network e ogni risorsa (gratuita) che internet offra.
SB | I booktrailer sono una tradizione di stampo anglosassone che voi avete importato qui in Italia, com’è stato l’impatto di questa forma di promozione con i lettori italiani?
LS | I booktrailer sono una nostra passione che cerchiamo di curare particolarmente. L’idea di creare un piccolo video che cerchi di trasmettere le emozioni del volume ci affascina. È una sorta di piccolo film. Abbiamo la fortuna di avere persone molto competenti in materia che ci assistono e aiutano nella realizzazione. I booktrailer che si fanno in Italia sono spesso veramente poco curati. Noi ci investiamo molto e crediamo che avranno un peso sempre maggiore.
SB | Come selezionate i vostri scrittori e come si sviluppa il lavoro di collaborazione con loro?
LS | Attraverso mille strade, ma prevalentemente tramite il classico invio o conoscenza. Riceviamo tantissimi manoscritti. Ovviamente dobbiamo fare una cernita e scegliere solamente quei pochi che potremo pubblicare.
SB | Cosa consiglieresti a uno scrittore che si rivolge per la prima volta a una casa editrice e qual è, a vostro parere, l’errore più frequente che commette uno scrittore esordiente?
LS | Noi siamo amanti delle sinossi. Per noi è importantissima la sua presenza. Ricevendo tanti manoscritti, innanzi tutto dobbiamo capire di cosa parlino, e la prima cernita avviene con questo strumento (per esempio noi non pubblichiamo fantasy, quindi se capisco che il manoscritto inviatoci è di questo genere nemmeno lo leggo). La sinossi non deve essere troppo dettagliata, ma in meno di mezza pagina deve dare un’idea (stuzzicando l’interesse) del tema del libro. In essa non deve essere scritto per forza come va a finire la storia, ma di cosa parla, come si svolge, chi sono i personaggi.
SB | L’editoria a pagamento è un fenomeno molto diffuso: per qualcuno rappresenta comunque un’occasione, altri la criticano. Voi cosa ne pensate?
LS | Ritengo che sia una cosa molto triste e negativa! Siamo completamente contrari. Noi non chiediamo contributi né in denaro, né in acquisti minimi. Sconsiglio a tutti di ricorrere all’editoria a pagamento. Dover sborsare centinaia (se non migliaia) di euro per avere solo un libretto con il proprio nome sopra è una cosa senza senso. Anche perché quel libro non avrà distribuzione: se il guadagno della casa editrice è realizzato con la semplice stampa del libro perché mi devo ‘affaticare’ a cercare di distribuirlo? Meglio ‘affaticarmi’ a cercare altri autori che mi paghino per stampare!
SB | Quali sono le collane e i generi letterari attraverso i quali si sviluppa la vostra offerta editoriale?
LS | La nostra offerta si sviluppa in 3 filoni. ‘Festina lente’ è una collana autobiografica sviluppata in collaborazione con il Prof. Duccio Demetrio (padre dell’autobiografismo terapeutico italiano). È una collana di nicchia e molto ricercata. ‘Opachi’ è invece rivolta ai giovani autori con storie di viaggio, amicizia e amore; è fresca e giovane, con romanzi ricchi di avventure e humour. La terza collana che vedrà la luce nel 2013 è ‘Angst’: abbiamo realizzato accordi con grosse case editrici tedesche per importare thriller che hanno avuto particolare successo in Germania. Puntiamo molto su questi volumi e speriamo che abbiano successo.
SB | Quali sono le principali difficoltà che una casa editrice come la vostra deve affrontare nel mercato italiano?
LS | Direi la distribuzione e la visibilità. Siamo piccoli e abbiamo pochi volumi in catalogo quindi siamo ancora poco interessanti per la grande distribuzione. Cerchiamo di farci notare, di offrire qualcosa di diverso e nuovo, ma sempre di qualità.
SB | Dal punto di vista della distribuzione, dove è possibile trovare le vostre pubblicazioni?
LS | La nostra distribuzione è nazionale e si possono trovare i nostri volumi ovunque. È ovvio che spesso la libreria fisicamente non li possiede, ma ordinandoli al distributore regionale si possono avere in pochi giorni.
SB | Qual è il rapporto con i vostri lettori: avete strumenti di feedback per testare il loro gradimento?
LS | Cerchiamo di avere un rapporto più diretto possibile sia partecipando a fiere, sia tramite Facebook o altri network. Quando vendiamo libri direttamente, chiediamo spesso di inviarci un giudizio per e-mail.
SB | E-book e audiolibri sono tipologie di documenti sempre più richiesti, da scaricare in remoto o tramite supporti multimediali. Avete progetti anche in questa direzione?
LS | Al momento pubblichiamo e-book e crediamo che avranno sempre più peso. Gli audiolibri mi affascinano, ma per ora non ne produciamo.
SB | Potete stilare un bilancio della vostra esperienza editoriale, e ci sono progetti già in cantiere che potete anticipare ai nostri lettori?
LS | Il primo anno di vita è andato bene direi, abbiamo venduto abbastanza e avuto anche riscontri in termini di visibilità. Come accennato, abbiamo già in progetto la nuova collana Angst che inizierà a uscire dal mese di marzo; sono thriller tedeschi con all’attivo moltissime copie vendute in Germania. Per il 2013 parteciperemo certamente al Buk Modena di fine marzo e al Salone del Libro a Torino a maggio. Siamo certamente carichi e ottimisti!
La Redazione di Terre di Confine ringrazia per la cortesia Livio Sassolini e augura allo staff di Booksalad buon lavoro per i futuri progetti.