Elba – L’Eredità di Napoleone è una webserie ideata da Francesca Detti e Alessandro Izzo, in arte I Licaoni. Composta da quattro episodi di circa 8 minuti, è stata realizzata nell’occasione del bicentenario dell’esilio di Napoleone nell’isola toscana. Prendendo spunto da alcuni fatti storici, i film-maker labronici hanno costruito una vicenda fantasy.
Nella finzione, un magico manufatto scoperto in un insediamento etrusco mantiene l’equilibrio nell’Universo e collega l’anno 1814 al 2014. La reliquia tiene a bada un’antica e pericolosa entità, chiamata il Tiranno, che ogni duecento anni cerca di liberarsi per sottomettere il mondo. Purtroppo il manufatto finisce nelle mani sbagliate, quelle di Leonardo, impacciata guida turistica che per giunta viene posseduta dallo spirito di Napoleone. A dover fronteggiare la minaccia rappresentata dal Tiranno sarà la compagna e collega di Leonardo, Sara, insieme allo stesso Napoleone…
C’era una volta Carosello, la trasmissione di pubblicità dirette con estro geniale da registi di fama. I prodotti venivano reclamizzati nel corso di sketch realizzati con maestria e interpretati da attori famosi, un po’ quello che accade in questa webserie. I Licaoni hanno creato questa storia fantasy per il progetto di promozione turistica Elbamovie, supportato dalla Regione Toscana e da prestigiose aziende locali. La sceneggiatura ha doverosamente creato le occasioni per mostrare i luoghi di maggiore interesse dell’isola: la dimora di Napoleone, le miniere etrusche, la torre di avvistamento, le spiagge incontaminate, le graziose vie e piazze dei paesi e la natura selvaggia. La vicenda è ambientata in queste splendide location, e, proprio grazie al paesaggio, alcune sequenze diventano memorabili.
Gli effetti speciali, abbondanti e vistosi, valorizzano gli ambienti; l’artificio digitale è palese e ben contrasta con gli scenari reali, tanto da invogliare lo spettatore a vedere con i propri occhi quei luoghi, per rivivere le emozioni del video.
La bravura del regista fonde con garbo miti e leggende italiche, fatti storici e suggestioni attinte da film di genere e da telefilm. Lo spirito di Napoleone si trasferisce in altri corpi e in altre epoche come accade in Quantum Leap, mentre il suo avversario ricorda i Sith con i manti neri e le spade laser rosse, e gli isolani immobilizzati dalle alterazioni temporali fanno pensare ad alcune sequenze viste in Doctor Who… Le citazioni sfruttano dunque idee profondamente radicate nell’immaginario degli spettatori, ma lo spirito che anima la vicenda è nuovo, e lodevole.
La tendenza delle ultime produzioni fantastiche italiane è la riscoperta del territorio e la sua valorizzazione. Dietro alla scelta c’è l’ovvia necessità di finanziare e sponsorizzare i progetti e avere accesso agli spazi dove effettuare le riprese. In molti casi, le esigenze produttive convivono con la volontà di creare fantasy basati sulla nostra cultura, liberi dalle ingombranti eredità di Tolkien e dei suoi emuli. Tradizione e innovazione sono entrambe indispensabili per dare vita a vicende ispirate alla storia locale, riveduta in chiave fantasy. In L’Eredità di Napoleone, il fine primo è mostrare le bellezze dell’Isola d’Elba e attrarre turisti in questo magnifico angolo di Mediterraneo; e gli autori accettano la sfida. Si tratta di esplorare un tipo di comunicazione nuovo: lo spirito è quello del vecchio Carosello, i tempi a disposizione sono quelli di un telefilm, e la distribuzione è affidata ai canali di streaming.
Date queste premesse, alcuni compromessi sono inevitabili. La vicenda deve catturare l’attenzione di un pubblico vario, perciò deve far leva su stereotipi conosciuti da tutti e spargerli in un intreccio lineare, comprensibile anche a quanti siano digiuni di fantasy o fantascienza. La coppia di attori protagonisti, i bravi Margherita Coppola e Guglielmo Favilla, sono volti noti della televisione, del teatro e della pubblicità. I loro rispettivi copioni ricordano quelli di tante coppie viste nelle fiction nostrane, con i loro battibecchi e una caratterizzazione prevedibile. Nel caso specifico di questa webserie, l’approfondimento psicologico probabilmente appesantirebbe la narrazione.
Ogni episodio è breve e gli eventi si susseguono rapidi: devono lasciare spazio al senso di meraviglia suscitato dai panorami mozzafiato e dagli eventi sovrannaturali. Per costruire caratterizzazioni convincenti sarebbero occorsi tempi più dilatati e una trama più flessibile, così gli autori hanno preferito sfruttare i personaggi come maschere della Commedia dell’Arte. Lo spettatore capisce immediatamente chi sono e come si comporteranno, e quindi la sua attenzione può concentrarsi su quanto d’altro viene mostrato. Qualche interessante riflessione viene attribuita a Napoleone, negli attimi precedenti il confronto finale col Tiranno, quando l’imperatore prende coscienza della sua natura, conosce il suo triste destino e decide comunque di assolve al proprio compito.
Elba – L’Eredità di Napoleone si chiude lasciando qualche questione aperta: giunti ai titoli di coda, ignoriamo se le rivelazioni di Sara cambieranno le decisioni del condottiero e modificheranno il nostro presente; immaginiamo come Bonaparte ripercorra gli eventi noti, spinto dal suo ego smisurato e da un fatalistico senso di responsabilità. In quanto alla sorte dell’isola e degli abitanti… possiamo soltanto supporre che tutta l’avventura sia avvenuta in una sorta di varco temporale, un presente parallelo, e che con la sconfitta del Tiranno tutto sia tornato alla normalità. Inutile allora girare le scene finali con spiagge al tramonto.
L’epilogo può apparire superficiale e sbrigativo, ma non è quello lo spirito che anima questa serie; il lieto fine trova la sua giustificazione nella coerenza con il tono della narrazione, leggero e talvolta umoristico. La webserie è quindi un esperimento riuscito di pubblicità artistica per una terra di incomparabile incanto. E sarebbe ingiusto domandare di più.
Tit. originale: Elba – L’Eredità di Napoleone
Anno: 2016
Nazionalità: Italia
Regia: Alessandro Izzo
Autore: Francesca Detti, Alessandro Izzo (sceneggiatura)
Cast: Magherita Coppola (Sara), Guglielmo Favilla (Leonardo), Ilaria Di Luca, Federico Mariotti, Federico Sfascia, Cecilia Casini, Gabriele Buonomo
Fotografia: Marzio Mirabella
Montaggio: Alessandro Izzo
Musiche: Alessandro Moro
Costumi: Evelina Dario
Trucco: Irene Fasulo
Produttori: Andrea Rossi, Maurizio Goetz, Claudio Della Lucia (esecutivi)
Produzione: Elbamovie