Ferro Sette
Anche i minatori sognano pecore elettriche?
Ferro Sette è un onesto romanzo di fantascienza. che scorre con cadenze regolari ed effetti adeguati a una lettura di genere, descrivendo la tardiva epopea di formazione di un ruvido dal cuore buono, Tobruk Ramarren, nome decisamente mattiolesco che ben introduce un protagonista piuttosto originale.
Chi ha letto Il dono di Farhome di Ted White vi riconoscerà un antenato della vicenda qui narrata: Tobruk inizia al sua missione come un infiltrato; deve scoprire ciò che sta succedendo in una miniera di ferro sul pianeta Harris IV. La storia si colloca nel lontano futuro quando l’umanità ha colonizzato lo spazio da secoli subendo drastiche trasformazioni fisiche e psichiche. Il responsabile della miniera è un carismatico ex commilitone di Ramarren, David Vinicius Pereira Hobbes, che sembra essere dedito a esperimenti disumani sui minatori. Ramarren scoprirà rapidamente quali siano in realtà i piani di Hobbes. Questi progetti, fra cui una rivoluzione planetaria, non saranno che il paravento dietro cui si nasconde una realtà intricata, pericolosa e complessa: il prestigiatore fa sempre indugiare la mano sul dettaglio secondario per non svelare il trucco, e Francesco Troccoli imbastisce il romanzo proprio così, come un primo capitolo di una saga che attende nuove rivelazioni.
Ferro Sette si fa leggere con facilità, anche se a livello più tecnico e stilistico presenta aspetti da migliorare. È insomma un minerale grezzo che deve essere ulteriormente raffinato. Lo stile dovrebbe liberarsi (specialmente nella resa delle emozioni e del ‘pensato’ dei personaggi) da espressioni che si pescano sin troppo facilmente nei dialoghi ormai arcinoti di tanta cinematografia d’azione. In molti punti si vorrebbe che l’autore osasse infrangere la barriera della frase orecchiabile e della battuta a effetto. Si coglie solo a tratti, inoltre, quel punto di vista più profondo e vivo che dovrebbe caratterizzare i momenti drammatici della storia, quel mutamento di tono e intensità richiesto quando entra in scena una nuova sconvolgente piega degli eventi. Pare invece che a volte tutto scivoli un po’ addosso al protagonista, sempre con lo stesso colore.
Anche una sosta maggiore su certi personaggi avrebbe forse giovato. Alcune scelte specifiche confermano questa impressione: sempre nel dettaglio conta anche l’onomastica poco elaborata e ancora tracciata su suggestioni “orientali” troppo scoperte nella costruzione, negli effetti e nell’ideazione.
L’ampiezza della storia e le promesse che questa sembra nascondere – specie per il finale in funzione degli sviluppi futuri dell’opera – compensa però questi aspetti meno felici. I limiti non toccano la polpa della vicenda: un’epica di redenzione, una rivoluzione, una lotta per la libertà ambientata in un futuro decisamente complesso e machiavellico, dal tono molto corale, che ci riporta felicemente a certa fantascienza anni Settanta.
Se volete perdervi in un Risiko galattico tutto colpi di scena, equilibrato e fluido nella narrazione, e non banalmente schiacciato sul lato ‘scienza’ del genere fantascientifico, Ferro Sette è la lettura giusta. La storia ci ricorda che, come per i coraggiosi e visionari minatori di Harris IV in cerca del loro sogno, a contare non è ciò che si possiede oggi ma ciò che da esso si potrà ricavare domani. Un ventaglio di possibilità.
L’autore
Francesco Troccoli è scrittore, traduttore e speaker. Nel bel mezzo di una invidiabile carriera in una multinazionale farmaceutica, cambia vita e si dedica alla scrittura di genere fantastico e alle traduzioni. Ha vinto numerosi premi letterari, tra i quali il Giulio Verne e il Nella Tela, pubblicato oltre trenta racconti su raccolte e riviste e ricevuto numerosi apprezzamenti della critica. Candidato al Premio Italia 2012 per il miglior racconto su pubblicazione professionale, blogger tra i più attivi del settore in Italia, firma le pagine di «Fantascienza e dintorni» ed è membro del collettivo di autori «La Carboneria letteraria». Ferro Sette è il suo primo romanzo.
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Il blog personale di Francesco Troccoli
La scheda del libro nel sito di Armando Curcio Editore