Due anni dopo il suo romanzo d’esordio, l’autrice reggiana CHIARA GUIDARINI ci presenta il seguito della storia di Elaine, ancora in lotta contro il malvagio Nime. Se L’Ultima Profezia si concludeva con una protagonista trasformata in regina guerriera dai crudeli eventi del destino, Il Canto Proibito ci mostra fin dalle pagine iniziali come, l’indomani della prima e sofferta vittoria, la guerra sia tutt’altro che finita.
Il Mago Oscuro è stato momentaneamente sconfitto, ma il suo potere è ancora grande: solo un’offensiva massiccia contro i suoi eserciti di creature mostruose può offrire una speranza di pace alle terre di Ancyria. A questo scopo, Elaine decide di affrontare un pericoloso viaggio nel deserto del Nebulin per chiedere aiuto all’orgoglioso e crudele popolo che lo abita. Alcuni dei fedeli compagni non sono più al suo fianco, ma la protagonista riuscirà comunque a trovare un nuovo e coraggioso alleato nel giovane Signore del Nebulin, Ghydiòn.
Tuttavia, il patto deve essere sottoscritto con un impegno molto personale tra i due sovrani: un matrimonio, che ratifichi l’unione fra i rispettivi popoli. La giovane Arcimaga sarà quindi costretta a mettere in gioco la propria sfera affettiva a favore della “ragion di stato”, e questa svolta inaspettata risulterà determinante non solo per la salvezza di Ancyria, ma anche per capire chi è l’uomo della sua vita.
Amore e duelli, quindi, perché ancora una volta lo scontro tra Nime ed Elaine sarà difficile e sanguinoso, condotto sul piano magico e su quello prettamente militare, con creature incantate e spade capaci di intonare terribili musiche di morte.
L’uso della magia pretende un prezzo molto alto: il canto proibito, l’evocazione stregata che già in passato ha travolto potenti incantatori, richiederà alla protagonista una scelta difficile e assai dolorosa…
Volendo giocare con classificazioni e sottogeneri, si potrebbe definire questo secondo romanzo ambientato nel mondo di Ancyria come un esempio di “Sword & Sorcery Romance”: un fantasy colorato di rosa, in cui il tema de “le donne, i cavalier, l’armi e gli amori” è condotto in tono non epico ma anzi ingenuamente malizioso, e l’educazione sentimentale dei due regali sposi si affianca alle situazioni classiche di armi e magia.
L’eroina di Ancyria non è la solita guerriera “maschia” in cappa (succinta) e spada, bensì una ragazza caratterizzata da slanci e paure realistiche, la cui storia viene narrata dall’autrice con entusiasmo e freschezza di stile, ma talvolta con eccessiva ingenuità. È presente infatti una certa mancanza di continuità tra momenti dolorosi e capricci infantili: l’evoluzione da fanciulla a donna viene mostrata attraverso schermaglie amorose un po’ troppo “harmony”, repentini cambiamenti d’umore davanti allo specchio, reazioni di coraggio e paura alternate in modo a volte spiazzante.
L’idea dell’incontro/scontro tra due culture differenti e anticamente ostili (Ancyria e Nebulin) è interessante seppure non nuova, ma resta un abbozzo poco sviluppato. C’è da sperare che eccessivi tagli in fase di pubblicazione non abbiano penalizzato questa e altre parti della storia.
Il Canto Proibito è un romanzo che forse non soddisfa chi ha un’ampia esperienza di letture − fantasy e non −: l’espediente del baule ricorda molto la splendida apparizione della Cleopatra-bambina di BERNARD SHAW, e la guarigione di Donal in groppa ad Ayli è un’interpretazione in chiave medievaleggiante della mitica bicicletta Silver presente in It, di STEPHEN KING. Tuttavia, per le generazioni più giovani che iniziano ad accostarsi al genere, quest’opera costituisce un approccio gradevole, capace di incuriosire e di intrigare.
Chi di noi non ha avuto voglia, almeno una volta, di leggere una storia d’amore?