La Casa dei Fantasmi

“Quando torno al momento in cui la mia vita passò dalla serenità all’orrore, e ciò che è naturale divenne abominevole, mi ritrovo seduta nel salotto della nostra modesta casetta vicino a Hyde Park, a studiare i bordi sfilacciati del tappeto davanti al focolare, a chiedermi se fosse giunto il momento di comprarne uno nuovo o se cercare di aggiustarlo da me. Semplici pensieri domestici. Quella mattina pioveva, uno scroscio titubante ma ininterrotto, e quando spostai lo sguardo dalla finestra colsi il mio riflesso nello specchio sopra il camino, e il mio aspetto mi lasciò avvilita. […] Allora feci una cosa sciocca: mi sorrisi, nella speranza che un’espressione soddisfatta migliorasse l’effetto, e trasalii quando vidi un secondo volto, molto più piccolo del mio, restituirmi lo sguardo dall’angolo in basso dello specchio. Trattenni il fiato, una mano al petto, poi…”

L’incipit è intrigante, colloca la storia nella Londra del 1867 e ci presenta Eliza Caine, giovane di famiglia modesta ma rispettabile, amante dei buoni libri, che vede nell’arco di pochissimo tempo cambiare la sua vita. La morte del padre la induce a lasciare Londra e recarsi nel Norfolk a Gaudlin Hall, per diventare l’istitutrice dei piccoli Isabella e Eustace Westerley. Nella grande casa dove vivono, Eliza incontra solo i due bambini: i genitori – protagonisti di una storia di abusi, ossessioni e gelosie – e gli adulti sembrano svaniti nel nulla. Ben presto Eliza inizia a percepire cose strane.

“C’era una presenza in quella casa, qualcosa di sacrilego; un’idea che avevo allontanato come follia s’impadronì di me e mi dissi che era vero. Solo che c’era qualcos’altro, qualcosa che prima non avevo immaginato. Le entità misteriose erano due.”

Giorno dopo giorno Eliza scopre d’essere l’ultima di una serie di governanti finite molto male. Il mistero si infittisce quando la ragazza si troverà ad affrontare un’entità feroce e spietata che spadroneggia nell’antica dimora. I bambini sono il fulcro del mistero, sono parte del mistero, sono il mistero. Riuscirà la nostra eroina a districarsi tra i segreti che si annidano a Gaudlin Hall e che rischiano di inghiottire anche lei?

Nella bellissima e suggestiva Londra dell’Ottocento si snoda una vicenda che, pur non presentando tematiche originali, riesce a coinvolgere il lettore fin dalle prime pagine, messaggere di futuri nefasti accadimenti. Una fanciulla, che sogna l’indipendenza e un destino diverso da quello delle sue coetanee, si troverà a vivere una storia mozzafiato in cui coraggio e determinazione diventeranno le sue armi vincenti.

Con una scrittura appassionante, che fa palpitare il cuore, John Boyne ci attrae nella malefica magione di Gaudlin Hall dove ad attenderci troviamo i due fratellini: Isabella, misteriosa, a volte arrogante, consapevole d’essere depositaria di un orribile segreto; Eustance, timido, educato, bisognoso di dare e ricevere amore, succube della sorella. I due piccoli Westerley sono deliziosi ma sfuggenti, capaci di mostrare il loro affetto eppure chiusi in un mondo popolato da inquietanti presenze.

La Casa dei Fantasmi (This House is Haunted, 2013) si presenta come una ghost story in cui la tensione è subito palpabile, sottolineata e sorretta da un ritmo in crescendo che diventa serrato nelle ultime pagine. Vari accadimenti, forze soprannaturali, misteriosi incidenti danno vita a una girandola di situazioni che confondono il razionale con l’irrazionale, annullando il confine tra i due mondi, fino all’apoteosi in un finale sospeso tra terra e cielo, tra la vita e la morte. Avvincente l’epico scontro tra il Bene e il Male descritto da Boyne con un forte senso scenico: le parole assumono vita propria trasformandosi in immagini surreali al cui fascino non ci si può sottrarre.

La storia, resa emozionante dall’empatia che lega personaggi e lettore, scorre fluida, godendo di una sottile ironia e regalando brividi intensi che portano a divorare letteralmente le 300 pagine di cui il libro si compone.

La forza di questo romanzo risiede nell’attrazione che noi esseri umani proviamo verso ciò che non conosciamo, in particolare verso l’idea di un’esistenza ultraterrena che sfugge alla nostra comprensione, impossibilitati come saremmo a cogliere per intero tutto ciò che caratterizza il mondo ‘terreno e spirituale’. Non stupiamoci delle stranezze, anzi riflettiamo su una citazione di Shakespeare, riportata nel romanzo, che recita: “Ci sono più cose in cielo e in terra di quante ne sogni la tua filosofia”.

La Casa dei Fantasmi - Copertina

Tit. originale: This House is Haunted

Anno: 2013

Autore: John Boyne

Edizione: Rizzoli (anno 2015)

Traduzione: Beatrice Masini

Pagine: 301

ISBN: 9788817079235

La quarta di copertina
“Se mio padre è morto la colpa è di Charles Dickens.” La vita cambia all’improvviso nell’arco di una settimana per Eliza Caine, giovane donna beneducata ma di carattere, amante dei buoni libri e di famiglia modesta ma rispettabile. Un’infreddatura le porta via il padre che, a dispetto di una brutta tosse, ha voluto ad ogni costo assistere a una lettura pubblica del grande scrittore inglese in una sera di pioggia londinese. Disperata per la morte del genitore, Eliza risponde d’impulso a un annuncio misterioso che la conduce nel Norfolk, a Gaudlin Hall, dove diventa l’istitutrice di Isabella ed Eustace, due bambini deliziosi ma elusivi. Nella grande casa sembra che non ci siano adulti, i genitori dei piccoli Westerley sono di fatto assenti in seguito al terribile epilogo di una storia di abusi, ossessioni e gelosie. Ma contrariamente a quel che sembra, nei grandi ambienti della villa non è il silenzio a regnare: in quelle stanze vuote spadroneggia un’entità feroce e spietata, decisa a imporsi sulla donna per impedirle di occuparsi dei bambini.