Terre di Confine Magazine

La rivista di cultura fantastica

  • Statuto
  • Contatti
  • Selezione
  • Racconti
  • Privacy

Menu

Skip to content
  • Magazine #FC8200
  • Reading #c8ab82
    • Case editrici
    • Fabbricanti di Universi
    • Grammatica e stile
    • Autori libri
    • Recensioni libri
    • Schede libri
    • Racconti
  • MovieTV #396adb
    • Recensioni film
    • Recensioni telefilm e film tv
    • Recensioni corti
  • Comics #d4ae16
    • Recensioni fumetti
    • Recensioni manga
    • Illustratori
    • Case editrici fumetti
  • Animation #8cc63f
    • Recensioni anime
    • Recensioni cartoni
    • Recensioni CG
    • Sigle TV
    • Cosplay
    • Giappone
    • Articoli e interviste
  • Science #05cccc
  • History #a7501f
  • Mystery #ad8ebe
Marzo 23, 2023
Breaking News
  • 5 serie tv a tema poker da non perdere
  • Universo DC: prossime uscite
  • I tre film su pronostici che hanno fatto epoca
  • Serie tv a tema storico, le migliori da recuperare
  • I film più “matematici” della storia
  • L’influenza dell’Antico Egitto nell’intrattenimento
  • Home
  • News
  • Pentecopterus decorahensis
Pentecopterus decorahensis (Patrick J. Lynch/Yale University via AP) News science Settembre 13, 2015 Luciani Massimo

Pentecopterus decorahensis


Un articolo sulla rivista “BMC Evolutionary Biology” descrive la scoperta di fossili di Pentecopterus decorahensis, uno scorpione marino vissuto nel periodo Ordoviciano, circa 467 milioni di anni fa, in Iowa. Era gigantesco per gli standard degli artropodi perché si stima che la sua lunghezza potesse raggiungere i 180 cm. Si tratta infatti di uno dei più grandi artropodi mai vissuti e secondo James Lamsdell, il principale autore di questo studio, faceva parte di un gruppo di predatori importanti nell’era Paleozoica.

Il nome Pentecopterus decorahensis deriva per la prima parte dalla pentecontera, o pentecontero, un tipo di nave dell’antica Grecia, e per la seconda parte da Decorah, il nome della località vicina al luogo in cui i fossili sono stati trovati. Si tratta del più antico fossile appartenente al gruppo degli euripteridi (Eurypterida), conosciuti anche come gigantostraci o scorpioni di mare.

Oggi gli euripteridi sono estinti e, nonostante siano conosciuti anche come scorpioni di mare, in realtà si tratta di un nome improprio. Facevano parte del gruppo dei chelicerati perciò erano imparentati con gli scorpioni ma per le loro caratteristiche formano un gruppo a parte, più vicino ai cosiddetti granchi a ferro di cavallo della famiglia Limulidae. Si svilupparono probabilmente nel Cambriano, circa 510 milioni di anni fa, per estinguersi nel Permiano, circa 260 milioni di anni fa.

La maggior parte degli euripteridi era piccola, come gli insetti e gli aracnidi moderni, tuttavia alcune specie avevano raggiunto dimensioni impossibili nelle condizioni ambientali odierne, con meno ossigeno rispetto a quello presente nel passato nell’atmosfera. Alcuni come quelli appartenenti al genere Pterygotus potevano perfino superare i due metri di lunghezza.

I Pentecopterus decorahensis si avvicinavano come dimensioni ai quei loro cugini. Avevano una lunga testa corazzata, un corpo sottile e grossi arti adatti ad afferrare prede. Anche le zampe che usavano per nuotare come pagaie hanno una forma unica. Trovare questi fossili è stata una vera fortuna perché sono stati scoperti nel cratere creato da un meteorite.

Ricercatori delle università dell’Iowa e di Yale hanno lavorato per analizzare i fossili di Pentecopterus decorahensis. Essi appartenevano sia a individui adulti che in via di sviluppo e la loro conservazione è eccezionale. Ciò ha permesso di ottenere una gran quantità di informazioni su questa specie grazie alla possibilità di esaminare le sue caratteristiche e il suo sviluppo.

Questi fossili stanno permettendo ai ricercatori di farsi un’idea più completa dell’evoluzione degli euripteridi e in generale dell’ecosistema dell’Ordoviciano in cui vivevano. Oggi artropodi di quelle dimensioni non esistono più ma all’epoca, molto prima che i dinosauri si sviluppassero, dovevano essere predatori micidiali.

Sorgente: Il Pentecopterus decorahensis è un antichissimo scorpione di mare lungo quasi due metri


  • Tweet
  • Pin it
  • News
  • News science
biologia
Scoperta una possibile nuova specie di ominidi chiamata Homo naledi

Scoperta una possibile nuova specie di ominidi chiamata Homo naledi

Settembre 13, 2015 0

Recent Posts

  • 5 serie tv a tema poker da non perdere 5 serie tv a tema poker da non perdere
    MovieTV Ottobre 5, 2022
  • Universo DC: prossime uscite Universo DC: prossime uscite
    MovieTV Agosto 1, 2022
  • I tre film su pronostici che hanno fatto epoca I tre film su pronostici che hanno fatto epoca
    Non fantastico e varie Luglio 3, 2022
  • Serie tv a tema storico, le migliori da recuperare Serie tv a tema storico, le migliori da recuperare
    MovieTV Ottobre 25, 2021
  • I film più “matematici” della storia I film più “matematici” della storia
    MovieTV Settembre 29, 2021
  • L’influenza dell’Antico Egitto nell’intrattenimento L’influenza dell’Antico Egitto nell’intrattenimento
    MovieTV Luglio 27, 2021
  • Il Pachinko, passione giapponese Il Pachinko, passione giapponese
    Animation Ottobre 23, 2020
  • L’influenza della mitologia nella cultura di massa contemporanea L’influenza della mitologia nella cultura di massa contemporanea
    Articoli mitologia Ottobre 23, 2020

INDIRIZZO

Ass.Cult. Terre di Confine

Largo S. Carlo 3/13, 33085 MANIAGO (PN) - ITALY
Cod. Fisc. 90012230935

Per collaborare

Per collaborare o comunicare con l'amministrazione di TdC e con la redazione della rivista, scrivere all'indirizzo (rimuovere gli spazi):

tdcterrediconfine @ gmail.com

Sospensione attività

Il progetto Terre di Confine Magazine e tutte le attività ad esso correlate per il 2017 sono sospesi a tempo indeterminato; eventuali investitori o editori interessati a riprendere la pubblicazione della rivista possono contattarci all'indirizzo redazionale: tdcterrediconfine@gmail.com
  • Statuto
  • Contatti
  • Selezione
  • Racconti
  • Privacy

©2014 A.C. Terre di Confine | All rights reserved