Amani è una ragazza del deserto, il suo mondo è arido, governato da un terribile sovrano, e pullula di creature incredibili e storie eccezionali. Cresciuta con la speranza di poter scappare dal luogo in cui è nata e cresciuta, dagli stenti, dalle tirannie da parte degli zii, la giovane decide di recarsi a Deadshot, la città proibita in cui tutto è in vendita. Lì, travestendosi da uomo, intende mettere a frutto le proprie abilità con la pistola partecipando a un torneo di tiro che pone in palio un ricco premio. Ma, la notte in cui il suo piano di fuga sembra prossimo a concretizzarsi, il suo destino s’incrocia con quello di Jin, un temibile fuorilegge ricercato per alto tradimento. Proprio come Amani, Jin non è chi dice di essere; il loro incontro li spingerà in un’avventura mozzafiato che potrebbe determinare le sorti del mondo intero. Nel deserto fiammeggiante di magia che Amani ama, c’è aria di rivoluzione e nessuno è al sicuro.
Commento
Quando ho deciso di intraprendere la lettura di Rebel – Il Deserto in Fiamme (Rebel of the Sands, 2015) non sapevo davvero cosa aspettarmi. Certo, ero conscia di avere tra le mani un fantasy per young adults fuori dagli schemi e con grandi potenzialità, ma non ero preparata alla straordinaria avventura in cui poi sono stata catapultata. Pensavo sì a una storia interessante, ma sospettavo che, essendo il primo di una serie, questo libro si sarebbe rivelato nient’altro che introduttivo. Ebbene, miei cari, posso dire a gran voce che mi sbagliavo. E di grosso.
Atmosfere trascinanti che ti entrano nel cuore, personaggi adorabili e sfaccettati a cui è impossibile non affezionarsi, e una trama densa e imprevedibile sono gli elementi che mi hanno fatto innamorare di questo potentissimo romanzo. Per me è stato una vera rivelazione. Una lettura perfetta per chi sia alla ricerca di una storia avventurosa, giovane ma non troppo, ricca di miti e leggende e con un pizzichino di romance (per niente soffocante).
Rebel non è la classica storia per giovani adulti a cui siamo abituati, e lo si capisce dalla primissima pagina. L’autrice, Alwyn Hamilton, ha evitato tutti quei luoghi comuni tipici dei romanzi simili: niente protagoniste sprovvedute, niente damigelle in difficoltà, niente amori struggenti che tolgono spazio a ogni altra cosa. Niente di tutto ciò, ma una trama ricca e avvincente.
Ad accompagnarci in questa avventura è Amani. Attraverso i suoi occhi scopriremo che essere una diciassettenne nel mondo in cui lei vive, un mondo dominato da un deserto implacabile e da creature soprannaturali imprevedibili, comporta rischi e obblighi. Orfana e senza pretendenti, la giovane ha infatti molto di cui preoccuparsi: il suo futuro rischia d’essere deciso da persone che non hanno affatto a cuore la sua felicità.
Ma lei non è il genere di persona il cui spirito possa essere facilmente domato. E così eccola a Deadshot, luogo di perdizione e gioco d’azzardo, a sfidare a duello pericolosi ceffi per guadagnarsi i soldi necessari a cambiarle il destino.
“Dicevano che Deadshot dopo il tramonto appartenesse solo a chi aveva cattive intenzioni. Io, di cattive, non ne avevo. Ma nemmeno di buone, se è per questo.”
E il suo destino, dopo quella notte di follie e incontri clandestini, cambia davvero, anche se in modo del tutto inaspettato. In un deserto abitato da creature magiche che non conoscono pietà, con al fianco un fuorilegge affascinante quanto imprevedibile e nel bel mezzo di una rivoluzione civile, Amani affronta un viaggio epico dalla destinazione sorprendente, vivendo le più incredibili avventure.
“Partimmo all’alba con la carovana del Ginocchio del Cammello, come previsto. Credevo di conoscere bene il deserto, anche se, mentre guardavo il sole levarsi in un cielo azzurro terso sopra una sconfinata distesa dorata, capii di essere in presenza di qualcosa di diverso. Il Mare di Sabbia era enorme e pieno di pericoli. La carovana lo trattava come un incrocio fra una bestia da domare e un tiranno davanti al quale inchinarsi. Mi sentii immediatamente a casa.”
Con le sue atmosfere da mille e una notte, il suggestivo world building, la narrazione fluida e incisiva, Rebel incanta, lasciando con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina. È raro trovarsi tra le mani un romanzo fantasy tanto diretto e facile da approcciare, e queste qualità non lasciano indifferenti. Ho adorato la naturalezza con cui sono stati introdotti nella trama sia gli elementi paranormali che quelli inerenti agli usi e costumi del mondo in cui il libro è ambientato. Un mondo d’ispirazione mediorientale, aspro e flagellato dalla tirannia di un dittatore, oltre che dai capricci di imprevedibili e feroci creature magiche la cui esistenza si rivela ai lettori come accadrebbe in una fiaba: lentamente e in modo molto suggestivo.
“Ho sempre pensato che fosse stata la Terra stessa a creare i Primi Esseri e i mortali. Nelle foreste lussureggianti e nei campi dell’Ovest gli immortali traggono la loro magia dalle profondità del terreno. Nelle terre gelate del Nord la ottengono dai ghiacci. E qui, invece, brucia nella sabbia. Ogni posto dà vita alle sue creature. I pesci vengono dal mare, i Roc dai cieli di montagna, e le ragazze col sole sulla pelle e una mira perfetta dal deserto che non perdona nessuna debolezza.”
Tutto in questo libro lascia stupefatti, la cura nella costruzione della storia trapela da ogni dettaglio. Colori, profumi e ambientazioni prendono vita come per magia, trascinando il lettore in un viaggio travolgente. Ed è molto ben orchestrata anche la lotta che infuria tra i sostenitori del Sultano e la resistenza: “La notte, i colori, le risate, quella sensazione di potere e la certezza di essere nel giusto mi stavano entrando nel sangue. La rivoluzione era una leggenda che stava prendendo corpo davanti ai miei occhi. Un racconto che superava i confini della mia immaginazione. Un’epopea che sarebbe stata narrata dalle generazioni a venire, per spiegare come mai il mondo non era più lo stesso dopo che quelle genti erano vissute, avevano combattuto e vinto o erano morte provandoci”.
La voce della protagonista è decisa e cattura in modo immediato: sferzante e sarcastica, Amani è una di quelle eroine che si amano o si amano. La forza d’animo con cui affronta ogni situazione difficile, il suo coraggio, la volontà di ferro… sono tutto ciò che un lettore possa desiderare.
La crescita personale di questa determinata ragazza mi ha davvero stupita: raramente ho assistito a un’evoluzione così convincente in un romanzo di questo genere. Anche Jin, il protagonista maschile e suo compagno di viaggio, ha una precisa importanza, e riserva non poche sorprese e batticuori! Il romanticismo tra i due è appena accennato ma delizioso, ve lo assicuro: “Inavvertitamente sfiorai appena il tatuaggio del sole sul suo petto e quella fu l’ultima cosa che vidi prima di baciarlo. La sua mascella si irrigidì per la sorpresa, la mano mi strinse forte il braccio, quasi fino a farmi male. Poi il suo corpo si avvicinò al mio, spingendomi contro la parete del vagone. Ero una ragazza del deserto, credevo di sapere cosa fosse il calore. Bene, mi sbagliavo”.
Insomma, Rebel è un libro che vi consiglio caldamente, e dai cui seguiti mi aspetto grandi cose!
Tit. originale: Rebel of the Sands
Anno: 2015
Autore: Alwyn Hamilton
Ciclo: Rebel, #1
Edizione: Giunti (anno 2015)
Traduttore: Sara Reggiani
Pagine: 272
ISBN-10: 8809810740
ISBN-13: 9788809810747
Dalla copertina | Amani non ha mai avuto dubbi: è sempre stata sicura che prima o poi avrebbe trovato una via di fuga dal deserto spietato e selvaggio in cui è nata. Andarsene è sempre stato nei suoi piani. Quello che invece non si aspettava era di dover fuggire per salvarsi la vita, in compagnia di un ricercato per alto tradimento. Tiratrice infallibile, per guadagnare i soldi necessari a realizzare il suo sogno Amani partecipa infatti a una gara di tiro travestendosi da uomo. Tra gli avversari, il più temibile è Jin, uno straniero sfrontato, misterioso e affascinante. Troppo tardi Amani scoprirà che Jin è un personaggio chiave nella lotta senza quartiere tra il Sultano di Miraji e il figlio in esilio, il Principe Ribelle. Presto i due si troveranno a scappare attraverso un deserto durissimo e meraviglioso, popolato di personaggi e creature stupefacenti: come i bellissimi e pericolosi Buraqi, fatti di sabbia e vento ma destinati a trasformarsi in magnifici destrieri per chi abbia l’ardire di domarli; i giganteschi rapaci Roc; indomite donne guerriere dalla pelle color oro e sacerdoti capaci di leggere i ricordi altrui nell’acqua… Quando Amani e Jin si troveranno di fronte alle rovine di una città annientata da un fuoco di calore innaturale capiranno che la posta in gioco è più alta di quanto pensassero. Amani dovrà decidere se unirsi alla rivoluzione e capire se davvero quello che vuole è lasciarsi alle spalle il suo deserto.