La SHIN VISION, società nata nel settembre del 2002 con sede legale a Roma e operativa a Bologna, opera nel settore della localizzazione di anime e manga, svolgendo attività di TV licensing, produzione e distribuzione home-video, pubblicazione di fumetti, merchandising e musica. Pur anagraficamente giovane, si avvale di un’esperienza consolidata, riunendo professionisti di lungo corso che hanno attraversato attivamente, tracciandole, tutte le tappe del secondo anime boom in Italia.
Intervista Shin Vision
MASSIMO DE FAVERI | La Shin Vision di recente sembra aver moltiplicato (con gran delizia da parte del pubblico) il proprio impegno distributivo nel “mercato” degli anime in Italia. Considerando la corrispondenza tra alcune vostre serie e altre appartenute nel recente passato a una vostra particolare concorrente, sorge quasi lo “scabroso” dubbio che si siano (ri)allacciati legami, commerciali o collaborativi, con Dynit! Fantagossip a parte, come si articola la vostra sinergia con altri esponenti del settore (per esempio Mondo e DeAgostini), che un tempo avrebbero potuto definirsi “competitori”?
SV | Secondo noi le collaborazioni tra editori sono importanti e utili, ed aiutano a far conoscere meglio i rispettivi titoli ad un pubblico più ampio. Ad esempio, non è detto che l’acquirente del DVD di One Piece – All’arrembaggio conosca anche il fumetto, e viceversa. È in quest’ottica che Shin Vision e Star Comics hanno organizzato un evento legato agli universi di Gundam, ad esempio.
Per quanto riguarda il rapporto tra De Agostini e Shin Vision, non si può parlare di concorrenza, perché le due ditte lavorano su due mercati completamente diversi. Il pubblico che compra I wish you were here – Vorrei tu fossi qui in edicola non è lo stesso che ne compra la versione deluxe nei negozi; quello delle edicole è un acquirente anche casuale, non necessariamente un appassionato e cultore: uno che magari ha notato la serie su MTV e l’ha comprata al volo intravedendola sugli scaffali.
Semmai la presenza di un anime in edicola spinge il pubblico a comprare l’edizione da fumetteria, non è concorrenza.
La collaborazione con Mondo Home Entertainment invece riguarda la distribuzione, non la produzione dei DVD.
Per quanto riguarda i titoli precedentemente appartenuti ad altri editori (come Cowboy Bebop e Trigun), semplicemente erano nuovamente liberi per l’Italia.
MASSIMO DE FAVERI | “Shin Vision” è un nome dall’etimologia particolare… Chi ama gli anime sa che il fonema “shin”, tra le altre cose, nei titoli originali introduce di solito una seconda stagione di una serie edita, o una sua riproposizione in forma di remake. Sotto questa luce, la “Nuova Visione” sembra quasi riflettersi nella strategia di rieditare in cofanetto alcune opere già uscite in Italia, come Cowboy Bebop e Trigun. In una logica puramente commerciale, l’operazione potrebbe risultare rischiosa, escludendo potenzialmente dal parco-acquirenti molti di coloro che già possiedono queste opere in DVD. Qual è la ragione che vi ha spinti a riacquistarne i diritti nonostante fossero già stati “sfruttati”?
SV | Shin Vision ritiene Cowboy Bebop e Trigun due titoli importanti nel campo dell’animazione, per questo ha scelto di rieditarle in DVD per il pubblico italiano. Le “Complete Edition” sono un esperimento per proporre ad un pubblico più vasto l’intera serie e farla conoscere anche a chi solitamente non segue animazione ma è interessato al cinema o ai telefilm. Verranno comunque editate anche delle versioni per collezionisti, particolarmente curate, con caratteristiche audio-video superiori e con vari extra.
Crediamo che la strada giusta per imporsi in un mercato stratificato e complesso come quello italiano sia quella della diversificazione dei prodotti. Su questo punto anche le scelte distributive vengono differenziate: la Collector’s Edition è per il pubblico delle fumetterie e delle librerie specializzate, mentre la Complete Edition potrà raggiungere la grande distribuzione, andando in vendita anche nelle videoteche e nei centri commerciali.
MASSIMO DE FAVERI | Sempre in tema di strategie commerciali, la Shin Vision dimostra di tenere in grande considerazione il mercato televisivo, sia come fonte di guadagno autonoma che come essenziale traino per il lancio delle edizioni in DVD. Quanto ritenete importante nel settore degli anime il rapporto con le televisioni?
SV | Il passaggio televisivo è fondamentale: prima di tutto perché gli anime seriali sono pensati in origine proprio per una diffusione televisiva, quindi sarebbe un peccato non poterli fruire anche in Italia alla stessa maniera. In seconda istanza è indubbio che la messa in onda TV permette di raggiungere un pubblico estremamente vasto e di far conoscere così l’opera anche al di fuori della cerchia dei soli appassionati. Per questo mantenere un rapporto continuo con le reti televisive è indispensabile al giorno d’oggi.
MASSIMO DE FAVERI | Come vi schierate rispetto all’annosa questione della censura e dell’adattamento “indiscriminato” a cui spesso in passato (ma anche tutt’oggi) sono stati sottoposti gli anime durante i passaggi TV? Rispetto alla trasmissione televisiva delle vostre serie esiste questo problema?
SV | Fin dalle origini Shin Vision si è posta nei confronti delle opere che andava a presentare col massimo rispetto della loro integrità. Le traduzioni e gli adattamenti vogliono essere il più possibile fedeli all’opera originale, rispettando gli intenti degli autori. Per questo le edizioni in DVD di Shin Vision sono sempre integrali: quando richiesto esplicitamente dalle emittenti televisive vengono effettuati dei doppiaggi “meno forti” apposta per la messa in onda TV, quindi si possono trovare sul DVD due tracce italiane, una televisiva e l’altra senza alcuna censura (come avvenuto per Wolf’s Rain e Ken il guerriero – La trilogia).
MASSIMO DE FAVERI | I non “addetti ai lavori” si chiedono spesso cosa influisca maggiormente sui costi di edizione: l’acquisizione dei diritti, il doppiaggio, i materiali, la distribuzione… In che proporzioni concorrono effettivamente questi elementi nel determinare il prezzo di una serie? E, di conseguenza, quali sono quegli aspetti di un’edizione l’aver curato i quali diventa prova di reale impegno (meritevoli quindi d’essere apprezzati più di altri dal pubblico)?
SV | I costi sono indubbiamente determinati dal prezzo dei diritti di una serie, a cui va sommato il doppiaggio e la qualità audio/video della replicazione, che più sono curati e più costano. Naturalmente i prezzi devono però rimanere entro precisi standard: questo vuol dire che i costi devono essere ammortizzati sul tipo di edizione e suddivisione in volumi. Per fare un esempio, le Complete Edition sono possibili per serie “vecchie” che non hanno un costo vivo di doppiaggio, perché possiedono già un doppiaggio precedente. La scelta dei doppiatori e la cura per ogni singolo aspetto della produzione del DVD, dal master video alle tracce sonore, fanno la differenza sul prodotto finale, e chiaramente comportano un investimento notevole, anche da punto di vista dei tempi realizzativi.
MASSIMO DE FAVERI | Parlando in particolare del doppiaggio. Le vostre produzioni, sotto questo aspetto, rappresentano il top. Oltre al rigore e alla professionalità nell’adattamento degli script originali, è corretto se affermiamo che anche la ricerca delle corrispondenze di timbro nelle voci tra l’edizione giapponese e quella italiana, della corretta interpretazione espressiva e vocale dei personaggi nei dialoghi, siano fondamentali per preservare la fedeltà e rispettare il valore artistico dell’opera originale? E che in tal senso il vostro impegno è massimo?
SV | Il doppiaggio è uno dei pallini di Francesco Di Sanzo (amministratore unico Shin Vision – ndr) fin dai suoi esordi in Granata Press; è stato lui a creare il fenomeno del divismo attorno ai doppiatori dell’animazione, e ancora oggi supervisiona la selezione degli attori chiamati a dare vita ai personaggi Shin Vision.
Il doppiaggio secondo noi è un elemento fondamentale, un cast scelto male o diretto pedestremente compromette irrimediabilmente l’identificazione con i personaggi e la partecipazione emotiva all’azione. La voce del doppiatore è l’aggancio empatico principale tra lo spettatore e il personaggio, in quanto fattore umano che dà corpo e anima ad una figura disegnata e stilizzata.
Pensate al lavoro fatto da Massimo De Ambrosis sul reverendo Wolfwood di Trigun, all’ironia e alle sfumature che riesce a dargli, alla brillantezza e al ritmo dei dialoghi tra lui e Simone Mori-Vash the Stampede, oppure alla verve travolgente di Perla Liberatori, che riesce a reinventare continuamente il personaggio di Kaname nelle due serie di Full Metal Panic? Fumoffu.
Un altro esempio a cui teniamo particolarmente è Abenobashi – Il quartiere commerciale di magia, in assoluto la nostra serie più difficile da rendere in italiano. Gualtiero Cannarsi ha fatto un lavoro mastodontico di adattamento dei dialoghi per ricreare un equivalente in italiano della parlata dialettale giapponese dei protagonisti. La direzione del doppiaggio è stata un altro tour de force, visti i ritmi scatenati del dialogo e la quantità di personaggi che spesso parlano e urlano in contemporanea.
Un’anticipazione: per il doppiaggio di Hellsing è stata scelta una delle voci più fascinose ed inquietanti di oggi, che per il momento non vi sveliamo. Preparatevi ad una bella sorpresa…
MASSIMO DE FAVERI | Spesso molte opere di cui viene annunciata l’uscita, o addirittura alcune già uscite, subiscono un improvviso rallentamento della distribuzione. Capita anche ad alcune delle vostre serie; ce ne spiegate i motivi?
SV | Il mercato italiano è ormai vicino alla saturazione, diversi editori lavorano in questo settore, e sono tutti agguerritissimi. Per questo motivo ogni uscita va ponderata con calma, non si possono mettere in commercio troppi titoli contemporaneamente, il rischio è di farsi concorrenza da soli. Spesso capita che la situazione muti improvvisamente, e che si debbano rivedere all’ultimo i tempi d’uscita di serie già programmate e imminenti.
Inoltre, la lavorazione di un DVD è molto più lunga e laboriosa rispetto a quella di una VHS, e presenta oltretutto un rischio di incidenti ed errori di lavorazione molto più ampio. Spesso un check disc va ricontrollato più volte per essere sicuri che non insorgano problemi nei vari passaggi di lavorazione, nei menu, e/o nei sottotitoli, che fanno slittare in avanti l’uscita di un DVD anche più di una volta.
Quanto alle serie già avviate, ai problemi già elencati si possono aggiungere altre incidenze, come il cambio di un responsabile degli adattamenti, o lo slittamento nella programmazione televisiva di una serie. Un adattatore non può essere sostituito immediatamente, bisogna trovare una persona all’altezza, che deve studiarsi il lavoro del predecessore per continuare sulla stessa linea e rendere impercettibile il cambiamento allo spettatore. Se un dato personaggio parlava in un certo modo, con dei tormentoni fissi, lo stile va mantenuto, pena la disaffezione dei fan.
Ultimamente a Shin Vision ci stiamo dando da fare per migliorare la puntualità e gestire meglio la comunicazione delle uscite imminenti: dovreste vedere i primi risultati a partire da primavera.
MASSIMO DE FAVERI | Una cosa poco nota, e che interessa più di qualche fan, è sapere in che modo si svolgono le trattative per l’acquisizione delle licenze. E, in particolare, quali requisiti esigono i titolari nipponici dei diritti dai distributori degli altri Paesi. Vengono richieste garanzie principalmente di carattere commerciale ed economico, o si privilegia l’aspetto artistico? Al di là delle giuste pretese da parte dei singoli autori, è sentita, in Giappone, l’esigenza di far rispettare all’estero l’integrità “artistica” delle opere anime e manga?
SV | Mmmh… domanda interessante ma un po’ spinosa… direi che dipende da caso a caso. I Giapponesi sono in generale molto scrupolosi e precisi, e nei contratti mettono sempre delle clausole specifiche, in cui richiedono particolari accorgimenti nell’utilizzo delle immagini o nell’adattamento dei loghi.
Ad esempio, nell’edizione italiana di Full Metal Panic? Fumoffu siamo tenuti a mettere in copertina il logo originale in giapponese della serie, mentre lo studio Bones chiede di utilizzare integralmente le immagini di Wolf’s Rain che ci vengono fornite, senza scontornarle o modificarle in alcun modo.
Comunque ogni edizione, copertina e/o gadget che viene prodotto, va inviato in Giappone per l’approvazione, e solo in seguito ufficializzato e replicato in serie.
MASSIMO DE FAVERI | Ultimamente il vostro catalogo si è aperto anche ai film non animati e live-action, non solo giapponesi ma orientali in generale. È certamente un settore tutto da esplorare, che in Italia vanta un numero sempre crescente di appassionati. Puntate molto su di esso?
SV | Crediamo moltissimo nel settore Live-Action, abbiamo molti progetti in serbo, e puntiamo ad ampliarlo molto in futuro.
È un buon momento per il cinema orientale, i film vincono i festival e piacciono al pubblico, la gente fa la fila per vedere i film di Kitano, Park Chan-wook e Kim Ki-duk e segue Volcano High e Bichunmoo su MTV. C’è molta richiesta, e l’interesse sembra in continuo aumento.
A marzo esce a noleggio Volcano High, seguiranno subito dopo la Regular Edition, la DTS Edition ed una Collector’s Edition zeppa di extra. Stesso identico iter spetterà a Bichunmoo, più avanti.
In futuro faremo uscire il giapponese Azumi, un action ferocissimo con protagonista una spadaccina mozzafiato, diretto dal regista cult Kitamura Ryuhei, e altri due titoli nipponici ancora top secret, i cui trailer troverete in anteprima tra gli extra della versione noleggio di Volcano High.
Oltre ai film orientali, cercheremo anche di espanderci in altri settori e sperimentare nuove vie: ad esempio, presto uscirà il DVD de Il vento, di sera, un film italiano molto duro e innovativo ambientato a Bologna. Siamo molto curiosi di vedere come reagirà il nostro pubblico…
MASSIMO DE FAVERI | Sbirciando i vostri titoli, notiamo una mancanza: ci sarà spazio nel prossimo futuro per la riedizione delle serie meno recenti, quelle celeberrime degli anni ’70 e ’80?
SV | Beh, abbiamo in progetto di rieditare Charlotte in DVD con il nuovo doppiaggio; una serie molto amata dai nostalgici, ma ha conquistato il cuore anche dei bambini di oggi, che l’hanno vista prima su Italian Teen Television e poi su Italia 1 dove è diventata la hit della mattina. È uno di quei titoli immortali che non invecchiano mai, vogliamo farne un’edizione coi fiocchi. L’altro titolo d’annata importante è Il mio amico Patrasche, un anime commovente e molto richiesto dal nostro pubblico.
Entrambi fanno parte del nostro progetto diretto ai più piccoli, che ha come serie di punta la superstar di Italia 1 SpongeBob e i Vampiriani – Vampiri vegetariani.
Sono tutti titoli adatti (e amati) anche agli adulti, ma ci permettono di catturare nuove ed ampie fasce di pubblico prestandosi ad essere distribuiti in un bacino molto più ampio di negozi, compresi centri commerciali e librerie, frequentati dalle famiglie.
MASSIMO DE FAVERI | I fan ci chiedono quando appronterete una newsletter sottoscrivibile dal web, e cosa ci riserverà il 2006, in DVD e in televisione. Noi, dopo la recensione inserita nel n.1 di TdC, aggiungiamo una domanda col cuore in mano (“e quindi con i polsini insanguinati” come specificherebbe un noto comico teatrale): a quando l’uscita di Giant Robot?
SV | La newsletter sembra finalmente in dirittura d’arrivo, entro primavera dovrebbe essere attiva. Quanto alla televisione, vi posso dire soltanto che ci sono grosse novità imminenti, ancora top secret. Giant Robot? Ci sono ben due progetti importanti riguardanti questa serie… ovviamente top secret! Speriamo di riuscire a riportarla alla luce entro l’anno. Usciranno sicuramente anche Hellsing e Lei l’arma finale, due dei titoli più amati di MTV Anime Week, e a primavera ritorneranno alla grande RahXephon e Hunter x Hunter.