The Furfangs

The Furfangs 2

Giungendo dai profondi recessi del cosmo, una piccola astronave punta dritta sul nostro pianeta. Il suo profilo è familiare così come quello dei suoi piccoli quanto nefasti passeggeri: i Furfangs sono tornati!

Ancora una volta, un misterioso velivolo spaziale si schianta contro il tetto di un’abitazione qualunque, lasciando fuoriuscire tre infidi mostriciattoli. Insospettito da sinistri rumori che ne disturbano il sonno, il protagonista del cortometraggio si troverà così a fronteggiare la pericolosa minaccia tra le mura domestiche, in una lotta senza esclusione di colpi, fino alla disfatta finale – o quasi – delle pestifere creature aliene.

La conclusione del gustoso filmato diretto da Andrea Ricca lascia infatti aperta la possibilità di un terzo capitolo, in questa saga a metà tra sci-fi e horror demenziale scanzonato.

La formula proposta in questo cortometraggio, seguito dell’apprezzato The Furfangs, è analoga a quella del primo episodio, di cui ne rappresenta la naturale prosecuzione. Di nuovo i piccoli esserini alieni, interamente realizzati con tecniche digitali e ammiccanti ai protagonisti di alcuni film degli anni Ottanta, si dimostreranno insopportabili e dispettosi, provocando la meritata reazione da parte del padrone di casa.

Sarebbe interessante scoprire qualche dettaglio in più su questi mostriciattoli tutto pelo, dentini e cattiveria: capire da dove vengono, loro e la loro irritante ostilità verso il genere umano, o anche solo tentare un approccio più diplomatico e pacifico, contando sulla probabile intelligenza che creature capaci di costruire velivoli spaziali, teoricamente, dovrebbero possedere.

Ma non c’è tempo per l’approfondimento o per un contatto ravvicinato di altro tipo rispetto al mero scontro fisico, l’azione deve essere decisa e immediata, condita dal giusto sprezzo del pericolo. Esattamente come avviene in gran parte dei film di genere horror, dove i “fenomeni” non vanno indagati ma istantaneamente contrastati.

Il risultato complessivo del corto è buono, anche in termini di animazioni ed effetti speciali, e garantisce senza dubbio qualche minuto di intrattenimento per lo spettatore, anche se appare meno accattivante rispetto al precedente filmato realizzato dal cineasta salernitano. Probabilmente il fatto di proporre il medesimo schema narrativo (approdo delle creature aliene, introduzione dell’elemento disturbante nella vita del protagonista, lotta e successivo ripristino dell’equilibrio), la stessa ambientazione casalinga, assieme alla mancata introduzione di nuovi elementi, se non nel finale, ha un po’ affievolito il senso di originalità presente nel primo episodio.

Ciò nulla toglie comunque alle indubbie competenze dimostrate da Andrea Ricca – autore, regista, interprete e responsabile degli effetti speciali visivi –, a cui indubbiamente non mancano inventiva e capacità. Considerando che l’opera è realizzata con un budget tendente a zero, c’è da chiedersi cosa potrebbe realizzare se potesse contare su dei validi investitori.

Nell’attesa di scoprirlo, non ci resta che pazientare per assistere al probabile “The Furfangs 3”.