Fotografia, illustrazione, copertine di libri e cd, un meraviglioso webcomic e un ambizioso progetto per YouTube: Vitaly S. Alexius è un vero artista digitale e le sue attività, da quella di illustratore freelance a quella di art director e di graphic novelist seriale, si svolgono su Internet con una presenza costante e molto dinamica.
Nasce nel 1984, nella Russia siberiana da cui emigra all’età di 13 anni verso il Canada, stabilendosi a Toronto, dove vive tutt’ora. Studia disegno e pittura e nel 2002 la scoperta di Photoshop segna un radicale passaggio da pittore e fotografo tradizionale a illustratore digitale, fornendogli uno strumento per sviluppare un innovativo stile che definisce ‘Dreaminism’. È uno stile immediatamente riconoscibile, inconfondibile per il tratto e per le ambientazioni surreali che hanno quasi sempre un sapore postatomico, anche quelle più deliziosamente fantastiche.
Deviant Art presenta una nutrita gallery dei suoi lavori e una numerosa schiera di fan affezionati che spesso interagiscono nella progettazione delle illustrazioni.
In un’intervista rilasciata al sito 3DTotal, l’artista dichiara:
“Mostro al mio pubblico visioni di quel futuro che si realizzerà inevitabilmente se la macchina industriale dell’umanità non verrà regolata in tempo. Ho assistito al fallimento di una nazione e di grandi e nobili ideali. Ho visto città russe straziate dalla trascuratezza, dall’industrializzazione, da decadenza, oppressione, crimine e guerra. Ho visto la scienza fallire e scatenare la morte nei casi oscuri degli ‘incidenti’ di Chernobyl e del lago Aral. Il mio punto di vista è quello di un artista romantico, con un’eccezione: mostrare non solo il potere distruttivo della natura ma anche il potere distruttivo dell’uomo.”
Questo vulcanico artista vive completamente immerso nella sua visione onirica del mondo; conoscere il suo percorso professionale vuol dire in parte capire cosa lo porti a creare le sue ambientazioni fantastiche, cosa lo abbia suggestionato al punto da influenzare le sue opere con il tema ricorrente di scenari postapocalittici. Così, per meglio presentarlo al pubblico italiano, riportiamo l’intervista che Alexius ha gentilmente acconsentito a rilasciarci.
ROMANTICALLY APOCALYPTIC
è un progetto ambizioso iniziato nel 2010 che, oltre a varie persone e a un gran numero di cosplayer che si ispirano ai personaggi della storia, coinvolge un’attività di merchandising e di videoproduzione. Parlare di ROM è una vera impresa anche se si può sintetizzare come summa delle ispirazioni nucleari catastrofiche di Alexius: un pugno di sopravvissuti comandati da Zee Captain, dal volto costantemente celato dietro una maschera antigas, si aggira in un mondo distrutto, affrontando situazioni grottesche, paradossali, magnificamente scenografiche e condite da un umorismo surreale che ben si adatta a questo artista. Tavola dopo tavola, è una festa per gli occhi, che strappa ben più di un sorriso. La tecnica che Alexius usa è molto laboriosa e si divide in più fasi, partendo dalle fotografie di scenari che gli sono di ispirazione, foto che realizza durante i suoi viaggi, attratto in particolare dalle location urbane decadenti o in stato di abbandono e da paesaggi naturali immersi in sfondi drammatici; quando decide come realizzare le sue tavole, organizza un vero e proprio set fotografico in cui posiziona gli attori secondo lo storyboard. Ogni tavola della graphic novel richiede da 1 a 3 giorni di set, da 30 a 60 ore di lavoro con Photoshop e almeno 2 terabyte di textures.
INTERVISTA
Quando hai capito di aver trovato la tua strada come illustratore?
Volevo essere un artista da quando avevo quattro anni e disegnavo piccoli UFO con le matite. Ho capito davvero quale era il mio destino durante il terzo anno di università, quando passai dalle progettazioni ambientali all’architettura di interni e infine mandai tutto al diavolo, iniziando ad accettare commesse e lavori a tempo pieno nel campo dell’illustrazione.
Il tuo percorso di apprendimento è stato intuitivo o progettato con metodo?
Mia madre aveva pianificato per me una carriera da artista prima ancora che nascessi. Interessante, no?
Come sei arrivato alla pittura digitale?
Nel 2002 ho scoperto Photoshop (me lo mostrò il mio amico Sheharzad) e non sono più tornato indietro.
Vuoi parlarci del tuo stile? Il ‘Dreaminism’? C’è un interessante tutorial su Deviantart, in cui spieghi come combini fotografia e pittura digitale. Trovi che l’apporto umano degli attori sia da preferire a software di rendering 3D?
Il Dreaminism si fonda sulla sensazione di realtà traslata che percepiamo nella frazione di secondo prima di svegliarci. Cerco di imprigionare l’aspetto surreale dei miei sogni e della mia fantasia dentro i miei quadri e i miei fumetti. Qualunque tipo di arte è magnifica e c’è un pubblico per ognuna. La presenza umana non è necessaria per produrre bellezza o arte. Un giorno creeremo arte con i nostri pensieri, quando la tecnologia si sarà evoluta abbastanza.
Romantically Apocalyptic è un progetto originale che fa emergere anche il tuo particolare senso dell’umorismo. Come hai creato il protagonista Zee Captain? Cosa ti ha ispirato per la realizzazione del suo mondo postnucleare?
La mia avventura nell’esplorazione degli ambienti urbani in giro per il mondo ha ispirato la creazione del Capitano. Durante le esplorazioni metropolitane che faccio per divertimento, fotografo posti abbandonati che sembrano portare lo stesso tipo di maschera antigas che indossa il Capitano. La follia delirante del Capitano è ispirata al mio assistente, Chico, che ronza continuamente nel mio studio.
Hai realizzato molte Cover di libri, quale è il processo di creazione di una copertina?
Ricevo una e-mail da uno scrittore con i dettagli del progetto; mi leggo la descrizione che mi è stata fornita e disegno uno schizzo o due. Una volta che lo scrittore approva il bozzetto, il resto viene dipinto con Photoshop.
C’è interazione con l’autore o solo con l’editore?
Io lavoro più che altro con autori indipendenti e non ricevo molte e-mail dagli editori. La case editrici maggiori, probabilmente, hanno illustratori interni.
Chi non è del mestiere difficilmente conosce i nomi degli illustratori o le differenze tra i vari stili: tu segui le principali tendenze dell’illustrazione contemporanea?
Non ho nessuna idea su quali siano queste tendenze perché al momento sto lavorando a tempo pieno come art director sul mio fumetto. Volare intorno al mondo ogni settimana mi fornisce un grande numero di input di stili diversi, ma tutto quello che recepisco è limitato a ciò che vedo nei Comicon, su Reddit [NdR. un social network basato sulle votazioni dei link da parte degli utenti] e Deviantart. Posso nominarti artisti e tendenze solo relativamente a quei luoghi. I miei lavori dipendono da Internet per la promozione e le vendite, per cui so tutto riguardo le idee e gli stili che vi circolano ma nulla riguardo alle tendenze dell’illustrazione.
Quindi per il tuo lavoro è fondamentale la presenza su Internet?
Io galleggio continuamente su internet. Essere online e comunicare con i fan è incredibilmente importante per me. Incontro molti dei miei fan alle Comicon e, grazie alla mia arte e a Internet, ho amici in giro per tutto il mondo, non importa dove io voli!
Qual è il circuito di vendita dei tuoi lavori?
Le varie Comicon, Deviantart e il mio sito personale.
Puoi raccontarci il modo più strano con cui è arrivata l’ispirazione per un tuo lavoro di successo?
Un sacco di ispirazione per il personaggio di Pilot di Romantically Apocalyptic mi viene ancora da Chico. Un giorno mise sul fornello il mio bollitore elettrico di plastica ritenendo che fosse di metallo…
Hai piani per il prossimo futuro?
Per questo inverno ho in previsione di concentrarmi su Romantically Apocalyptic.
Augurando dunque ad Alexius buon lavoro, concludiamo questa piacevole chiacchierata segnalando il suo sito personale, dove i lettori potranno visionare le sue opere e contattarlo: http://vs.darkfolio.com/